Dopo “Il vento dell’Etna”,  Anna Chisari ci riporta nell’atmosfera della Sicilia ottocentesca e nella storia di una famiglia, quella dei Baruneddu, alle prese con una maledizione. Ne “La fuliara” (Garzanti), secondo romanzo della saga, la scrittrice esplora l’origine di quell’anatema, raccontando la storia di Gnu Ranna, strega, fattucchiera e speziale, che prima di scagliare la sua maledizione su un’intera stirpe ha custodito a lungo il segreto di una macchia. Una storia che parla di destini e catene generazionali che si possono spezzare.