Messaggi dal futuro

Il futuro ci angoscia, ci schiaccia. È un’ombra che tutto sovrasta e tutto oscura. Forse solo perché lo confondiamo con il presente, sempre più cupo con i suoi lampi di guerra e le incognite di uno sviluppo tecnologico che avvertiamo come disumanizzante. Anche nella nostra isola, dove il passaggio da un vecchio a un nuovo modello di sviluppo porta con sé domande inquietanti sul destino del nostro paesaggio e della nostra identità.

Ma il futuro ci spaventa anche perché talvolta non sappiamo coglierne i segni: spesso i messaggi che ci manda rimangono inascoltati. Messaggi che invece sono di speranza, che invitano al cambiamento, che spingono alla solidarietà, a un mondo che può essere veramente nuovo.

Il futuro ci parla e noi dobbiamo imparare a capire il suo linguaggio. Propagazioni Festival vuole essere così un invio all’ascolto, in un percorso da fare assieme: autori e pubblico. E con i vecchi e nuovi compagni di viaggio di Propagazioni: la comunità “Il Samaritano” di Arborea e la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza.

Insieme, a partire dai libri. Dove c’è scritto che non tutto è segnato. Perché il primo messaggio che il futuro ci manda è che il futuro è ancora nelle nostre mani.